Secondo alcune fonti, il Governo Gentiloni avrebbe intenzione di inserire nella prossima Legge di Bliancio 2018 un provvedimento che renderà obbligatoria la fatturazione elettronica tra privati, estendendo così il modello già adottato per le PA da alcuni anni anche al mondo B2B.

 

Perché introdurre la fatturazione elettronica tra privati?

Sono molteplici le cause che possono spingere il Governo e l’Agenzia delle Entrate ad adottare questa metodologia di fatturazione:

  • La dematerializzazione delle fatture comporta un netto risparmio per le aziende; l’eliminazione del formato cartaceo a favore del digitale riduce non solo i costi, ma anche i tempi di emissione e ricerca dei documenti, senza tralasciare il consistente vantaggio ecologico.
  • L’evasione fiscale subirebbe una brusca frenata, eliminando la possibilità di produrre documenti falsi, mancate registrazioni o con importi differenti rispetto all’effettiva transazione
  • La semplificazione fiscale renderebbe l’intero processo di fatturazione più snello ed efficiente, consentendo la raccolta di dati fiscali utili a precompilare le dichiarazioni annuali per i contribuenti (certificazioni uniche, modello 770…).

Fatturazione Elettronica b2b

Come funziona la fatturazione elettronica tra privati?

Seguendo lo stesso modello utilizzato per la fatturazione elettronica alla pubblica amministrazione e testato con successo negli ultimi anni, l’Agenzia delle Entrate propone di adottare il formato XML per la certificazione dell’avvenuta emissione, trasmissione e ricezione del documento.

Una volta generata la fattura elettronica, il sistema dovrà essere in grado di firmarla elettronicamente e produrre un file XML (contenente tutti i dati fiscali e le marcature temporali) da trasmettere al sistema di interscambio (SDI) così da attestarne l’emissione.

 

Quando bisognerà adottare la fatturazione elettronica tra privati?

Al momento la proposta è ancora al vaglio del governo. Non esiste quindi una data certa entro la quale sarà obbligatorio utilizzare questo metodo di trasmissione di documenti.
La conservazione fiscale però è già una realtà consistente e radicata tra molte aziende italiane, che renderà più agevole il passaggio alla nuova normativa nel momento in cui verrà adottata.

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